Le imprese artigiane apprezzano il superamento del reddito di cittadinanza previsto nel DL lavoro distinguendo tra gli interventi di contrasto alla povertà per le persone non occupabili ed i percorsi per favorire le politiche attive del lavoro. È quanto hanno indicato
Si è tenuta un’importante audizione di CASARTIGIANI, CNA e Confartigianato davanti alla Commissione Lavoro del Senato, portando all’attenzione del governo l’impellente necessità di interventi per incrementare la domanda di lavoro da parte delle imprese.
Nella stessa sede le tre Confederazioni hanno manifestato la propria soddisfazione per la semplificazione della normativa apportata in materia di lavoro, come l’allentamento delle rigidità sui contratti a tempo determinato e la riduzione degli oneri a carico delle imprese introdotte dal decreto trasparenza.
Altro intervento favorevole alle imprese è l’introduzione dell’incentivo per l’assunzione dei giovani NEET nel secondo semestre dell’anno in corso, anche con contratti di apprendistato professionalizzante.
CASARTIGIANI, CNA e Confartigianato hanno richiesto tuttavia un’ulteriore intervento di aiuto alle imprese come la cancellazione del contributo addizionale dello 0,5% per i rinnovi dei contratti a termine e la modifica della norma sulla comunicazione delle dimissioni.
Nell’audizione le tre Confederazioni hanno sottolineato che la riduzione del costo del lavoro deve essere un obiettivo centrale e, pur apprezzando l’intervento sui lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi, urge un intervento strutturale che punti al taglio del costo del lavoro anche per le imprese attraverso la revisione e/o eliminazione di voci di costo che incidono sul cuneo fiscale. Un primo intervento potrebbe essere la detassazione e decontribuzione degli aumenti salariali e delle voci retributive derivanti dalla contrattazione collettiva, comprese le misure di welfare operate dalla bilateralità.
E’ stato espresso parere positivo circa il rifinanziamento del Fondo Nuove Competenze per sostenere l’aggiornamento della professionalità dei lavoratori a seguito della transizione ecologica e digitale. Pensiero comune delle tre sigle è che all’aumento delle risorse corrispondano meccanismi e criteri per agevolare l’accesso alle imprese di minori dimensioni.